lunedì 22 agosto 2011

ZOMBIE WALK 2011



Spaventoso e incredibile! Ho assistito alla camminata degli zombi, un appuntamento che si svolge tutte le estati a Vancouver, dove centinaia di persone attraversa la città vestiti da zombi. E strabiliante vedere cosa riescano a fare gli alunni delle scuola di trucco della città, gli effetti sono incredibilmente realistici.












mercoledì 10 agosto 2011

POMPELMI CON FRUTTI DI MARE




Ingredienti (x6):
3 grandi pompelmi rosa
50 gr di orzo
200 gr di gamberetti cotti
300 gr di cozze
500 gr di vongole
500 gr di fasolari
12 capesante
1 ciuffo di prezzemolo
1 dl di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe

Lessare l'orzo per 25/30' in acqua bollente salata, poi scolarlo e lasciarlo raffreddare. Mettere a bagno separatamente, in acqua e sale, le cozze, le vongole e i fasolari per almeno un'oretta. Passato il tempo scolarli e farli aprire saltandoli in padella a fuoco vivo, con un giro d'olio d'oliva e una spruzzata di vino bianco. Aprire le capesante ed estarre il mollusco. Sgusciare anche le cozze, le vongole e i fasolari, conservando il liquido di cottura. Tagliare i pompelmi a metà, togliere la polpa e raccogliere il sugo in un contenitore. Mettere sul fuoco una padella con qualche cucchiaio di olio, unire le capesante e rosolarle per 10', aggiungere i gamberetti, i molluschi con il loro liquido di cottura (circa mezzo bicchiere) e l'orzo e mescolando, insaporire per 3/4 minuti poi aggiungere un decilitro di succo di pompelmo. Salare, pepare e lasciare ancora sul fuoco per pochi minuti, cospargere con del prezzemolo e mescolare, poi togliere dal fornello. Suddividere la preparazione nei pompelmi svuotati, versarvi sopra un cucchiaio di succo filtrato e servire decorando a piacere.

giovedì 4 agosto 2011

CONIGLIO IN PORCHETTA CON "COJONARIE" AL TIMO


Ingredienti:
1 coniglio intero
olio d'oliva
rosmarino
salvia
sale e pepe
vino bianco/birra
poca fecola di patate

per il ripieno:
250/270 gr di macinato di vitello
il fegato del coniglio (8o/90 gr)
60 gr di prosciutto crudo
più 4 fettine intere
1 uovo, sale
mezza cipolla
prezzemolo
salvia e timo

Eviscerare il coniglio senza tagliare lo sterno (naturalmente togliere i polmoni) e cercando di lasciarlo integro il più possibile. Lavarlo e lasciarlo sgocciolare. Preparare il ripieno raccogliendo in una terrina: la carne macinata di vitello, 80 gr di fegato pestato finemente (se quello del coniglio è piccolo aggiungerne un po' di vitello), il cuore del coniglio e 60 gr di crudo entrambi tritati, la mezza cipolla tagliata fine assieme con il prezzemolo e le foglie di salvia, le foglioline di alcuni rameti di timo, l'uovo, una generosa macinata di pepe e sale q.b.. Mescolare fino ad ottenere un composto ben amalgamato. Distendere il coniglio in un tagliere, allargarlo e salarlo all'interno poi distribuire il ripieno nella cavità del torace, lungo la pancia fino all'interno delle coscie posteriori. Ricomporlo chiudendo bene la pancia, usare alcune fette di crudo disposte per il lungo per richiudere bene il ripieno infine legarlo con una lunga gugliata di spago per alimenti.


Mettere in una teglia dell'olio d'oliva, alcune foglie di salvia e un bel ramo di rosmarino, adagiarvi la carne oliandola bene in ogni lato, versare un bicchiere di vino bianco (o birra) poi coprire con un foglio di stagnola e infornare per 40 minuti a 190° rigirandolo a metà cottura. Togliere la stagnola e rosolarlo per 10' . Passare al colino il sugo rimasto e addensarlo usando pochissima fecola di patate. Servire.

Per il contorno:
patate cojonarie
(o cojonare ????)
sale, olio d'oliva e timo fresco
E' la prima volta che io vedo e cucino questa patata ma la suocera la conosceva già poichè era la varietà che mangiava da ragazza. E' un tipo di patata piccola dalle forme irregolari e stranissime, è molto compatta, ha una buccia finissima e se raccolte da pochi giorni, si possono mangiare senza sbucciarle. Quindi togliere tutta la terra dalle patate e lavarle benissimo. Io le ho fatte così (...e sono sparite!): ho lessato le più grandi per 5 minuti poi le ho raccolte tutte in una pirofila, oliate con olio d'oliva (senza eccedere) e cosparse di timo fresco. Cotte in forno salandole solo a fine cottura.